Mobilità è la parola chiave di molti dei saggi raccolti in questo volume. Si tratta della mobilità territoriale dei lavoratori dei campi, soprattutto, che si muovono numerosi verso il Tavoliere, o della mobilità sociale di mercanti e pizzicagnoli che, provenendo da altre aree, fanno fortuna nella «Puglia piana» del Settecento fino a conseguire feudi e titoli nobiliari.
Mobilità sociale è anche quella - tentata ma non compiutamente conseguita - dell’amministratore dell’ex feudo dei Maresca di Serracapriola, su cui relaziona il «razionale» della Casa Ducale, denunciandone i metodi truffaldini e violentemente lesivi del rapporto tra padrone e lavoratori, tra ex feudatario e comunità.
Infine, legato in maniera quasi impercettibile ad uno dei saggi sulla mobilità sociale, si presenta un breve contributo sul feudo di San Paolo di Civitate dei Gonzaga di Guastalla.