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Viaggi letterari nella pianura
di Francesco Giuliani
Editore:Edizioni del Rosone
Prezzo:12,50
Anno: 2002
Argomento:Narrativa, poesia, saggistica
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 Descrizione
La pianura è uno spazio aperto, che attira gente dalle zone montuose e collinari, ma che è anche proteso verso i lontani orizzonti, che fa avvertire, con le sue strade rettilinee, il bisogno o la tentazione della fuga, della ricerca di qualcosa di nuovo o di meglio.

Il Tavoliere delle Puglie, per estensione la seconda pianura d’Italia, è sempre stato una zona di passaggio, una terra attraversata per secoli dai tratturi che la collegavano con l’Abruzzo, spostando ciclicamente uomini ed animali, fino alle leggi ottocentesche che hanno cambiato il volto della zona.

Il nuovo mondo sarà segnato da scontri, lotte e tensioni e il fenomeno dell’emigrazione culminerà nell’esodo del secondo dopoguerra verso le città industriali del Nord, che ha trasformato i braccianti in operai. La rapida distruzione della civiltà contadina lasciava il passo ad un mondo più agiato, ma anche più complesso e povero di riferimenti ideali.

Nel Novecento la pianura acquisterà un peso sempre maggiore, rispetto alle altre parti della provincia, condannate ad una lunga decadenza, e un nuovo mezzo di comunicazione diventerà un punto di riferimento obbligato, amato o odiato, desiderato o temuto: il treno.

Il mostro di ferro conduce ovviamente al Nord, al di sopra della Puglia, ma talvolta favorisce anche l’incontro di gente appartenente a realtà diverse, con la sua capacità e il suo desiderio di integrarsi o, al contrario, con il suo distacco che trasforma il treno che scende in una sorta di condanna.

C’è spesso un convoglio che parte o che arriva, che resta fisso nella memoria, quando per la prima volta contiene le proverbiali valigie di cartone dell’emigrante o, al contrario, i libri dell’intellettuale costretto ad insegnare al Sud, dove ci sono i leoni e il sole picchia forte.

E la partenza porta fatalmente con sé il ritorno, che può concretizzarsi in occasioni memorabili, destinate a rimanere un unicum, o ricorrenti. Ogni uomo reagisce a suo modo e non sempre è facile capire, tanto meno giudicare; se poi si tratta di intellettuali e di scrittori, che sono, sia ben chiaro, il punto focale della nostra analisi, fatalmente il quadro si complica.

In questa sezione del nostro libro abbiamo voluto unire, sotto il titolo comune di Viaggi letterari, cinque brani in prosa, che presentano un nesso tematico, rappresentato dal tema del viaggio, che mette in relazione il protagonista con il mondo della pianura e con i suoi abitanti.

Le opere esemplificano, con un notevole risultato letterario, casi diversi, a partire da quello del politico forestiero, campano, per la precisione, che viene a visitare due centri della pianura per congedarsi definitivamente da essi, dopo nove anni di rappresentanza politica.

Stiamo parlando, ovviamente, di Francesco De Sanctis, il celebre autore della Storia della letteratura italiana, che dal 1866 al 1875 è il deputato del collegio che gravita intorno a San Severo e che nell’ultimo capitolo del Viaggio elettorale racconta il momento del congedo definitivo.

Una pagina ricca di significato, che chiude il fortunato libro edito nel 1876.
Il dio dei nostri padri
Aldo Cazzullo
(HarperCollins)
L'ora del destino
Antonio Scurati
(Mondadori)
La casa dei silenzi
Donato Carrisi
(Longanesi)
Atti umani
Han Kang
(Adelphi)