Opere del Maestro Leon Marino
Prefazione di Adriano Peritore
con alcune poesie inedite di Alda Merini

Nessuno sa dove comincia la vita, io credo che la mia vita cominci col pensiero e nessuno sa quando terminerà, con l’ascolto segreto del cuore che molti poeti hanno. È venuta Nunzia carica di doni, come sempre, dicendo che deve aiutare chi ha bisogno e allora vorrei parlarle del concetto di carità, caritas, molto diverso dall’offerta di doni ad un povero. Volevo dire a Nunzia che accetto i suoi doni solo perché li porga ad una mano pulita non per il valore. Ma mi dà fastidio quando mi chiedono di dare un giudizio critico su delle poesie. Io come poeta sono stata criticata da allievi giovani che mi hanno spiegato che la poesia è solo verità. Per il poeta la verità è la morte e forse l’inizio di una vita nuova. Io sono un essere nato francescano, povero, forse indecente eppure se penso alla “Terra Santa” trovo che è nata questa lirica dall’indecenza, indecenza se così si può dire, del manicomio. La Nunzia, come me, canta l’indecenza della vita e la fa diventare un canto di notte. E così è una donna spirituale che mi porta la sua carità giornaliera. Diceva un tale che c’è gente buona che ad un certo punto incontra il diavolo e si spaventa. Voglia Dio che questo non succeda mai a Nunzia così felice della sua carità perché io l’aspetto e l’aspetterò sempre.
Milano, 1 Luglio 2009

Alda Merini